Yoga ed Asana
Lo yoga è una disciplina molto antica, che affonda le sue radici nella millenaria filosofia vedica.
Il termine, sanscrito, deriva dalla parola “yui”, che significa “unire”, “mettere sotto il giogo”: questa disciplina infatti, consente di controllare le forze psicofisiche e di unire il corpo e la mente, l’anima con il principio originario, la coscienza universale.
La pratica dello yoga è finalizzata pertanto a ristabilire equilibrio interiore, a portare benefici al corpo, alla mente e allo spirito; attraverso una serie di posizioni ed esercizi fisici nei quali sono fondamentali la respirazione e la meditazione.
Le posizioni assunte nella pratica dello yoga si definiscono in sanscrito asana, dalla radice “as” che significa “rimanere”: restare immobili, fermi, in posizione confortevole, in modo da favorire la respirazione, pranayama, e lo stato meditativo profondo nel quale corpo, mente e anima raggiungono un meraviglioso stato di unione e armonia.
Secondo le antiche scritture gli asana sono più di otto milioni e la loro pratica ci permette di divenire consapevoli del nostro corpo,
rendendolo stabile e flessibile, stimolando la circolazione sanguigna, e liberandoci dalle tossine e da ogni rigidità.
Ma secondo la millenaria tradizione yogica, la pratica delle asana non è finalizzata solamente ai benefici fisici, il suo scopo principale è quello di essere un atto meditativo in sé, nel quale si raggiunge uno stato di equilibrio e armonia su tutti i piani: fisico, mentale, spirituale.
Durante le asana, che sono posture statiche, la Kundalini, l’energia vitale o energia karmica dormiente, collocata alla base della colonna vertebrale, si risveglia, passando attraverso i chakra, i nostri centri energetici, e scorrendo attraverso il nostro corpo, permettendoci così di connetterci con le energie universali.
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